Un doveroso ringraziamento sento di esprimere nei confronti dell’amico Gianmario Ruocco per avermi coinvolto nella sua coraggiosa sfida editoriale con l’uscita de “il Ponte Montorio nei Frentani”, il bollettino che ha cambiato veste ma che vuole essere l’arcata di prolungamento dell’eccellente “Il Ponte” che tutti conosciamo, verso il più lontano futuro. Non è un’idea nuova dunque, quella di Gianmario, senza alcun dubbio a debito verso un uomo di immenso valore e dalla grande levatura: il Prof. Costanzo Colantonio, fondatore e direttore editoriale de “Il Ponte”, attraverso il quale, ha reso encomiabile la visione identitaria e unificatrice della nostra gente, ponte di condivisione e di ricongiungimento con i montoriesi ovunque presenti.

Mi chiedo se le idee proposte nei lunghi decenni da “Il Ponte”, esprimano ancora coerenza rispetto alla società contemporanea, se siano invecchiate e se le pagine ormai ingiallite portino il segno di una stagione passata. Oggi sembra essersi smarrito il senso del legame tra passato e presente a causa di una diversa visione del mondo, tanto da fare apparire il passato una dimensione chiusa, lontana dalla contemporaneità, sempre più appiattita sul “presentismo” com’è stato oggi definito. Cosa resta allora del passato? Solo il gusto della semplice curiosità? Il gusto dell’eccezionalità di un evento o di una vicenda narrata? Un magazzino di stuzzicanti ricordi? Trovare giuste risposte a tali domande non è cosa facile e neppure è facile intervenire sul ruolo che svolge chi fa ricerca del passato con infinita passione. La soluzione sicuramente sta nel dimostrare che la storia serve, va recuperata e non deve avere mai fine. Una disciplina indispensabile, strumento di comprensione per il presente, risorsa e patrimonio imprescindibile della cultura. Allora ben venga il bollettino d’informazione “Il Ponte Montorio nei Frentani”, attraverso il suo nuovo formato digitale sarà lo spazio visibile e affascinante a cui non potremmo sottrarci, il luogo dove fare transitare la nostra storia, le nostre radici, gli usi e le tradizioni: “La storia di Montorio”.
A Gianmario e Antonello De Luca che si accingono a intraprendere un compito gravoso quanto di grande prestigio, vanno i miei migliori auguri.
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1 Comment
Lisandro Chiavaro
25 Aprile 2021 at 15:16La fotografia che illustra la nota è bellissima, mi sono commosso nel vedere l’immagine del paese nel tempo che il mio bisnonno partì da lì sulla via dell’emigrazione verso l’Argentina.