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ARTICOLI / DAL MONDO / Germania

La comunità cattolica italiana di Arnsberg nel Sauerland

Settembre 2023. L’autunno bussava con discrezione alle porte del Sauerland, avvolgendo colline e tetti in una nebbia gentile. Fu allora che conobbi Don Marco, un sacerdote venuto da Ischia, portando con sé il calore del Sud e una fede che sa parlare il linguaggio dei giorni nostri. Una fede fatta di sincerità, di parole semplici e profonde, come le sue prediche, che non cercano l’applauso ma l’anima.

Da quel giorno, per me e per tanti altri, la domenica ha riacquistato il sapore dell’incontro. Non solo liturgico, ma umano. È nato un gruppo, e come in ogni cosa bella, è nato quasi per caso — ma da allora non ci siamo più lasciati.

C’è il coro, le prove, le risate, gli errori e le armonie. C’è Barbara, che si fa in quattro — e anche in otto — per tenere tutto insieme, per dare forma concreta alle idee di Don Marco. È lei che trasforma i sogni in programma, le intuizioni in eventi.
E poi ci siamo noi: una comunità fatta di volti, accenti, famiglie, di chi è partito ma non ha dimenticato, di chi trova in una chiesa ad Arnsberg il profumo del paese e il sapore dell’appartenenza.

Non siamo soli: con l’Associazione Cattolica Italiana (ACI) di Dortmund abbiamo intrecciato un gemellaggio che ha il gusto del pane condiviso e il profumo del ragù domenicale. Insieme abbiamo fatto scambi culinari e culturali, ma più ancora ci siamo scambiati storie, tradizioni, e quel silenzioso sentimento di nostalgia che si placa solo tra connazionali.

A Natale abbiamo fatto gli assistenti liturgici. Le foto parlano da sole: volti emozionati, candele accese, mani che si tendono e si stringono. Non c’era solo l’altare illuminato: a brillare era la forza dell’essere italiani insieme, all’estero, eppure forse più uniti che in patria.

Sì, perché nel cuore del Sauerland, dove la lingua cambia ma i sentimenti restano, la comunità italiana è viva, calda, presente. Non è solo un gruppo parrocchiale. È una famiglia. Una che canta, cucina, organizza, prega, ride, si commuove. Una famiglia che tiene accesa la fiaccola delle radici — non per guardare indietro, ma per illuminare il cammino avanti.

E così, tra le funzioni moderne di Don Marco, il lavoro instancabile di Barbara, e il sorriso di chi sa cosa vuol dire sentirsi “a casa” anche a mille chilometri di distanza, continuiamo a camminare.
Insieme.

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Ideatore, Caporedattore e Webadministrator Dortmund (Germania)

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