Ai più Montorio nei Frentani può apparire come un piccolo paesino arroccato su una delle tante colline del basso Molise, non molto conosciuto e con poche attrattive turistiche..ma, forse non tutti sanno che: qui l’aria è più fresca, e quando giù sulle spiagge si muore dal caldo, su in paese la frescura la fa da padrone.
I paesaggi sono spettacolari, se ci si affaccia da una qualsiasi finestra del paese si vede il mare e quando il cielo è limpido, si scorgono le isole Tremiti e lo sguardo poi si perde a vista sulle colline circostanti ricche dell’argento degli ulivi e del giallo dei girasoli che sembrano voler dare il benvenuto.
I mille vicoli che intersecano le case del paesello, fatti di quei ciottoli piatti e lisci che possono tradire un passo più veloce, portano a scoprire ogni volta un angolino nuovo.
I maestosi portoni di epoca antica memori di storie passate che ancora qualcuno racconta… un fascino inusuale che ti avvolge con leggerezza.
La chiesa del paese la cui facciata è sormontata da un bellissimo orologio che rintocca ad ogni quarto, accoglie la famosa Pala che ha fatto il giro d’Italia a mostrare la sua bellezza.
A tutto questo cosa si potrebbe aggiungere per rendere irresistibile questo paesello?
I suoi abitanti, i montoriesi.
Persone semplici, tranquille accoglienti, sempre con il sorriso, il saluto, una bella parola.
Il paese d’estate si riempie, in tanti anche canadesi ed americani dalle origini montoriesi passano qualche giorno di vacanza al paesello. Si perché se dici vacanza pensi a località turistiche, a posti al mare o in montagna, certo il bel paesello non figura tra i primi dieci sulla guida Michelin!!
Ed allora mi sono chiesta come mai…come poteva un paesino sperduto attirare tante persone…e poi ho capito…si chiama LEGAME quello che non puoi tagliare, quello che non puoi dimenticare ed accade che, quando le vacanze finiscono e le valigie aspettano all’ ingresso, ti salga il groppo in gola, una tristezza che sa di abbandono. E si fa fatica a pensare che dovranno passare alcuni mesi prima che si possa di nuovo tornare. Perché non c’è un solo montoriese fuori regione che non senta il bisogno di sapere che c’è un posto che potrà chiamare casa dove ritrovare le proprie origini e le proprie tradizioni.
Montorio ne ha tantissime: come la festa di S.Costanzo, di S. Rocco , la festa di San Giuseppe con le signore che si riuniscono a cucinare insieme i fritti e la pasta da condividere con tutti, la sagra delle Tolle che ogni anno raccoglie tantissima gente per le strade di Montorio che sembra di stare in centro in una grande metropoli all’ora dell’aperitivo.
E queste stesse tradizioni si ripetono anche all’altro capo del mondo…unite da un filo sottile.
Perché se vivi fuori paese, non vedi l’ora di poter tornare e se non puoi farlo, come purtroppo a molti è capitato da un anno a questa parte, senti di aver perso qualcosa, di aver mancato ad un appuntamento importante. Ma sono certa che presto ci rivedremo..
State bene, ci vediamo a Montorio!!
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3 Comments
Claudia
26 Aprile 2021 at 15:19Mi sono appena letta gli articoli di Luisa Di Nardo e non ho da fare un pensiero critico, perché da molisana , queste parole mi hanno toccata nel profondo sinceramente. Spesso ci sentiamo dire: ” il Molise non esiste “, però non è vero perché il Molise ha tante ricchezze che spesso vengono sottovalutate. Ogni paese ha le sue tradizioni, le proprie canzoni, un proprio dialetto , la propria storia che lo rendono in qualche modo unico. Spesso mi trovo a riflettere sulla mia regione, e, forse dietro la frase il Molise non esiste un po’ di verità ci sta ed un po’ la colpa è nostra perché non facciamo leva sui punti forza della nostra regione per farli conoscere e non li valorizziamo abbastanza. Ci sappiamo solo lamentare.
Per quanto riguarda l’ amicizia… beh che dire ! Con modestia a parte, e, anche se il resto di Italia ci ignora o ci prende un po’ per ” rozzi ” noi siamo molto ospitali, amichevoli e di cuore. Se qualcuno viene a trovarci siamo pronti ad Apparecchiare lunghe tavolate perché ci piace stare in compagnia. Apprezziamo la semplicità.
Io sono studentessa fuori sede, di Campobasso, in futuro il lavoro non so dove mi porterà. Ma una cosa è certa ! Non dimenticherò mai le mie origini, il mio cuore è molisano, e non dimenticherò mai il calore della gente della mia regione.
Quindi complimenti a Luisa Di Nardo!
Renata
26 Aprile 2021 at 16:37L’articolo è molto coinvolgente nella descrizione dell’ambiente paesano, delle sue bellezze e degli affetti che caratterizzano le persone legate ad esso. Mi sembra proprio la descrizione di un paese che frequento anch’io in estate,Torrebruna, nell’alto vastese. Quindi ho percepito perfettamente le sensazioni espresse molto bene nell’articolo. Molto toccante specialmente la parte del momento delle partenze…. Questi paesini… lo dico sempre.. dovrebbero essere rivalutati…il mio timore è che prima o poi scompaiano…. Si dovrebbe far qualcosa…. Complimenti!
Claudia
3 Maggio 2021 at 10:07A volte penso,come in tutte le cose, che se non le vivi sulla pelle non puoi immaginare…. emozioni, profumi, paesaggi e sorrisi che ti restano nel cuore….