Domenica 31 luglio a Montorio si è svolta la cerimonia di Inaugurazione del Monumento dell’Emigrante, fortemente voluto e interamente donato al Comune, dall’ Associazione Montoriesi di Montreal.
Alla morte di Costanzo Colantonio, mentore e maggiore fautore di tutte le attività dell’associazione, gli associati hanno deciso di vendere tutti i beni di proprietà , e parte del ricavato è stato destinato alla realizzazione del Monumento dell’ Emigrante a Montorio, in via Roma, sotto palazzo Vincelli, all’angolo della salita che porta alla Chiesa madre.
L’opera, realizzata dal Maestro Andrea di Maulo con il coordinamento artistico della scultrice Valeria Vitulli , consiste in una lastra in bronzo di 4 quintali raffiguranti i momenti salienti e più significativi dell’abbandono del borgo natio: il distacco dagli affetti, dalla comunità; e poi la nave (il bastimento) che porta nelle terre “assai lontane”.
La lastra è sorretta da due pilastri, di 7 q ciascuno , sulle cui facciate sono raffigurate la terra promessa che attende inostri emigranti e la terra (l’Italia) da cui si parte.
La cerimonia è stata molto partecipata dalla popolazione e dalle autorità, visto il tema così sentito e cosi importante per la nostra terra.
L’inno di Mameli e la benedizione da parte di Don Giovanni Licursi hanno dato il via all’inaugurazione , alla presenza del sindaco Pellegrino Nino Ponte e di Lina Morielli, figlia di Antonio Morielli, uno dei fondatori dell’Associazione Montoriesi a Montreal, come ha ricordato Teddy Colantonio.
Sono seguiti discorsi, considerazioni , storie di una comunità, quella Montoriese, ormai sparsa nei 5 continenti .
Al convegno, che aveva come moderatore lo studioso Antonio D’Ambrosio, hanno preso parte ,oltre al Sindaco, l’ambasciatore Giandomenico Magliano, il sociologo Renato Cavallaro, il giornalista Diodato Colantonio (Teddy) , il prof Antonio Molino e l’attore Diego Florio che ha recitato, in modo emozionante, il brano ‘Storie di Emigrazione’, tratto dal libro di Antonio Molino, Voci della Memoria.
Molte sono state le considerazioni , le analisi, i racconti, i ricordi legati allo spopolamento che il Molise, ma soprattutto Montorio, ha subito dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri……e che continua ancora a subire con la partenza di tanti giovani che vanno a cercare altrove “la fortuna” che non trovano nella loro terra.
Il prof Molino ha usato una parola forte, ma significativa, con l’emigrazione la nostra terra si è impoverita…..di persone, di idee, di progetto, di futuro.
D’altro canto i montoriesi nel mondo si sono affermati come uomini e donne e come professionisti ammirati e rispettati, portando alta la bandiera dell’appartenenza e delle radici di una terra lontana ma sempre tanto amata.
Il nostro impegno nel continuare, su queste pagine, il “ Ponte” tra tutti i figli di Montorio sparsi nel mondo, va proprio nella direzione, la stessa del suo fondatore Costanzo Colantonio, di tenere unita questa grande comunità, fiera , operosa…oramai fatta di figli e nipoti desiderosi di mantenere un legame di radici con una terra che in molti casi conoscono solo di nome.
Sofia Consolo
Subscribe to our newsletter!
Nessun commento