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ARTICOLI / Il Ponte / MONTORIO

Festa di tutti i Santi e commemorazione dei defunti

Montorio nei Frentani: 1 e 2 novembre 2025

Si torna in paese, come da tradizione per la festività di tutti i santi e la commemorazione dei defunti. La commemorazione dei defunti ha radici storiche profonde. L’idea di onorarli risale all’antichità, ne troviamo tracce già nella preistoria. Commemorare, ricordare, riportare alla mente il vissuto di un caro defunto. Credo che più di un ricordo si tratta di una comunione, uno stare insieme, riconsiderare la loro presenza, il loro affetto per colmare la distanza ingiusta, ma nell’ordine delle cose. Tutti vanno al cimitero con dei fiori in mano i più indicati per un incontro e per essere depositati davanti ai loro volti. Mi è capitato di leggere su una lapide: “Portatemi con voi”. Un gran desiderio di vita è evidente, noi siamo vita perciò la morte è sempre ingiusta a qualsiasi età avviene. In cimitero tutte le tombe sono cariche di fiori, di lumini rossi, di oggetti dell’intimità di un passato vissuto insieme. Per noi cristiani il cimitero è un luogo di attesa; si attende la risurrezione dei corpi, senza di essa la nostra fede è vana e noi cristiani siamo da compiangere.( San Paolo 15, 14- 19)  Il cimitero di Montorio guarda in faccia al paese e al mare adriatico, è un luogo dove è bello stare soprattutto quando in primavera sbocciano le viole e i lillà. Oggi 2 novembre c’è un bel sole che riscalda la comunità e la rende più dinamica del solito. La raccolta delle olive è quasi terminata e la messa celebrata al cimitero e preseduta dal parroco don Giovanni Licursi è molto partecipata. Nell’omelia il parroco ci ricorda che tutti abbiamo lo stesso destino e che siamo in un luogo di silenzio che ci deve portare alla riflessione personale. Il nostro cimitero è popolato più del paese, loro sono le nostre radici che hanno nobilitato il passato e credo indubbiamente il nostro presente. Possiamo rivendicare un futuro, possiamo impastare speranza? Viste dal paese o dal cimitero le tante persone che salgono al cimitero sembrano piccole formiche curve su sé stesse, in preghiera, in profonda preghiera. Quanti ricordi riaffiorano alla mente, quanta vita insieme.  Scambiano in riguardoso silenzio qualche parola, qualche nome viene ricordato episodi di vita tornano alla memoria. In cimitero si notano delle scale che vengono alzate per arrivare faccia a faccia davanti al volto amato, baci sulle fotografie, lacrime. Siamo cresciuti con una cultura negativa della morte che ancora oggi ci portiamo dietro; San Francesco D’Assisi introduce una nuova visione della morte una concezione di lode  “sorella morte” corporale dalla quale nessun uomo vivente può scappare. Beati quelli che si troveranno nella Tua volontà perché loro la morte non farà nessun male. Un legame familiare con la morte naturale un passaggio inevitabile per la vita eterna.

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Montorio nei Frentan(CB) - Italia

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