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Un matrimonio canadese tra le colline di Montorio

Ci sono giorni in cui Montorio sembra tornare al suo respiro più antico, quello fatto di campane, vicoli assolati e sorrisi che arrivano da lontano. Il 5 agosto 2025 è stato uno di quei giorni: il borgo ha accolto un matrimonio che ha attraversato l’oceano per tornare alle radici.

Nicola Grittani e Danielle Grittani, nata di Tullio, sono arrivati dal Canada con il passo emozionato di chi sente che una terra non dimentica mai i propri figli. Al loro fianco, il piccolo Nicola Ferdinando Grittani, che proprio a Montorio ha ricevuto il battesimo, come a intrecciare il suo destino con quello delle generazioni che l’hanno preceduto.

Danielle è nipote di Rubina Spedaliere e Benito di Tullio, nomi che nel paese non hanno bisogno di presentazioni. È stata proprio la loro storia familiare a riportare in queste strade un frammento di vita d’oltreoceano, legando ricordi, origini e futuro in un’unica giornata che profumava di festa.

La cerimonia è stata celebrata da Don Fernando e Don Giovanni, un’unione di voci e tradizione che ha dato al rito una solennità semplice e autentica, quella che solo i paesi sanno regalare. Chi era presente giura che in quel momento, mentre gli sposi pronunciavano il loro sì, l’aria stessa sembrava farsi più luminosa.

Poche ore dopo, i festeggiamenti hanno preso vita al Ristorante Manna, trasformato in una casa aperta agli amici e ai parenti arrivati persino dal Canada. L’organizzazione impeccabile di Maria e Nicolina Spedaliere ha dato alla serata un ritmo perfetto: tavolate generose, brindisi, musica e quella familiarità montoriese capace di far sentire chiunque parte della storia.

È stata una festa lunga, intensa, vera. Un intreccio di accenti italiani e inglesi, di mani che si stringono e occhi che si riconoscono anche se non si sono mai visti. Perché Montorio è così: quando qualcuno torna, anche da molto lontano, il paese si apre e si allarga come se stesse accogliendo un figlio.

Il matrimonio di Nicola e Danielle non è stato solo un evento: è stato un ponte tra continenti, tra passato e futuro, tra chi è rimasto e chi è partito. Un promemoria silenzioso che la nostra comunità vive anche in chi porta il nome di Montorio nei documenti di un altro Paese.

Per un giorno, il borgo ha sorriso più forte. E chi c’era, difficilmente lo dimenticherà.

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Ideatore, Caporedattore e Webadministrator Dortmund (Germania)

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