Come corre veloce il tempo
in me raffiorano le memorie del passato
e ne sono tanti.
Ricordo il il paesello natio,
i primi amori,
la casetta che mi ha vista nascere
il mio vissuto sù quell’ameno Colle dei Frentani
Ricordo le sere d’estate con le amiche
guardavo estasiata l’immensitá di quel cielo azzurro
quanto il tramonto tingeva l’orizzonte di mille colori
il cielo dolcemente si copriva di un manto dorato
ci divertivamo a contare le miriadi di stelle
che ad una ad una
facevano capolino in quel cielo terso.
Era il dopo guerra erano tempi duri
ma l’infanzia malgrado tutto l’ho vissuta felice
con le amiche ci divertivamo molto
ci voleva poco per accontentarci.
Ricordo come fosse ieri all’inizio dell’estate
il borgo cominciava a profumare di grano maturo
le spighe dorate si facevano cullare dolcemente
dalla brezza leggera che solo
il Colle dei Frentani sapeva dare.
I papaveri maestosi con il loro color rosso fuoco
si pavoneggiavano in quelle distese di bionde spighe
le farfalle variopinte svolazzavano festose
verso l’imbrunire nella calma della sera
in un soffuso silenzio si sentiva il ronzio dei mosconi
i grilli saltellavano allegramene frá le spighe dorate
correvamo dietro le lucciole (i lucl è che’ppell )
era una gioia ma anche tanta fatica.
Arrivava il tempo della mietitura non c’era un attimo di tregua
bisognava falciare si sentivano i canti dei mietitori
ricordo mio padre con la sua bella
voce cantava gli stornelli
che avevo imparato ache io,
mia madre poverina andava a spigolare
dopo che i mietitori avevano finito di falciare
mi sembrava la spigolatrice di Sapri
quanti ricordi erano veramente tempi duri
con un pezzo di pane bagnato con un filo d’olio
un pò di origano e un pomodoro quanto era buono.
Quanti anni son passati d’allora
come passa veloce il tempo
ma sono felice anche nella mia tristezza
sono stati anni belli di spensieratezza
quanti ricordi raffiorano nella mente
non potrò mai dimenticare
quel 13 Dicembre del 1956
la partenza per il Canada
lasciare il paesello le amiche quanta sofferenza
erano tempi di spensierata gioventù
come diceva una canzone.
I primi tempi di vita canadese sono stati
molto duri a causa della temperatura e la lingua
che non si capiva niente. Ma col passar degli anni
ci siamo adattati malgrado tutto
la vita qui era migliore del paesello.
Ringrazio questa terra Canadese che mi ha accolta
mi son messa su una bella famiglia
eppure ogni tanto nei momenti di solitudine
la nostalgia mi assale
e di quei ricordi mi voglio cullare
pensando te Colle mio lontano
con tutto il mio amor filiale
ti amo tanto.
Filomena Di Michele Paventi 6/7/2014
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