La parola stessa Natale porta nel cuore di ognuno di noi un po’ di gioia. Il Natale infatti è gioia, gioia esistenziale perché è speranza e amore. Allora mi chiedo perché distruggere il vero senso del Natale? Perché dimenticare che il Natale è solo Cristiano? È il giorno della nascita di Cristo nella storia umana, è il figlio di Dio che si fa uomo come tutti gli uomini. Allora bastano i panettoni, i torroni, i cenoni ed altro per festeggiare il Natale? La vera gioia del Natale è racchiusa tutta in una capanna, quella di Betlemme. Il Natale è un evento storico che non può essere contestato da nessuno. Gesù è nato davvero, ha insegnato davvero. Da Gesù in poi cambio tutto, nulla fu come prima. Lo stesso Kant era convinto che il Vangelo fosse la fonte da cui è scaturita la nostra cultura, tutto ciò che noi chiamiamo civiltà. Se Gesù non fosse nato non ci sarebbero stati né l’Europa moderna né più il ricordo e le opere dell’antichità greca e romana che furono custodite e tramandate dai monaci amanuensi. Tanta rivoluzione morale e culturale ha portato il Cristianesimo. Il Cristianesimo mise in atto quello che può essere definito il maggior comandamento sociale, cioè la carità e l’amore per il prossimo, addirittura del nemico. Da questo amore per il prossimo nacque il concetto di “ospedale” luogo dove per solo spirito di carità si ospitavano e curavano gli ammalati. Se Gesù non fosse venuto tra noi non sarebbe stato possibile conoscere l’amore come oggi lo conosciamo monogamico e indissolubile. Prede inizio quella nuova storia d’amore che si chiama famiglia. Secondo Benedetto Croce il Cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuto. Allora riconosciamo il grande valore del Natale e soprattutto non lasciamo che venga insidiato da chi non riconosce i nostri valori. Ci viene chiesto di togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche, dai tribunali, di non fare il presepe a scuola; ma chi vuole imporci tutto questo? Chi violenta e uccide per una ciocca di capelli fuori posto, chi vieta alle proprie ragazze di andare a scuola, chi non permette alle donne nemmeno di prendere la patente? E noi ci siamo pure caduti… che vergogna. “All’umanità peccatrice è nato un bimbo che fa tremare le forze del male. E’ questo bimbo che porge la mano all’uomo, lo solleva dal peccato e lo riconcilia con Dio. Dalle sedi celesti è sgorgata una fonte di grazia che scorre come acqua fresca e fa crescere frutti e fiori là dove c’erano i rovi”( Alessandro Manzoni). Facciamo rivivere il presepe in tutte le nostre case, nelle scuole, in tutte le nostre piazze, anche nelle chiese. E’ bello fare l’albero di Natale, ma il Presepe è didattico. Io ho conosciuto Gesu’ sin da bambino, quando nel Presepe, pensavo di sapere tutto di Lui. Il Bambinello che posavo sulla paglia tra il bue e l’asinello, tra Maria e Giuseppe era uno come me, un bambino fragile, povero che nasce in una capanna di un villaggio, un po’ come ero nato io in una povera casa di un piccolo paese di collina. Il Presepe mi ha insegnato molto ed ogni anno si rinnovava quella grande dottrina sulla natività segnando i primissimi anni della mia vita. Gesù era il mio amico, mi rivolgevo a Lui sempre, lo invocavo in classe, durante una partita di calcio, a tavola prima di assaggiare un cibo o un pane che baciavo e dicevo ‘Grazie Gesù’. Gesù era sempre sulla mia bocca e nel mio cuore. Non stava nell’alto dei cieli, aveva i piedi per terra. E’ questo Gesù che manca ai nostri ragazzi e alla nostra società. Abbiamo imboccato tutt’altre strade che come sperimentiamo ogni giorno non danno buoni risultati. Ritorniamo in punta di piedi davanti alla capanna di Betlemme, davanti al vero mistero di vita che manca sempre di più. AUGURI A TUTTI PER UN VERO NATALE CRISTIANO
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