In una serata tranquilla, con il crepuscolo che lentamente avvolgeva le colline di Montorio nei Frentani, io, Giuseppe e Pino ci siamo avventurati con i nostri metaldetector, pronti a esplorare quei terreni carichi di storia. Il buio avanzava, ma la nostra curiosità era accesa come non mai, spingendoci a cercare tracce di epoche passate sotto la superficie della terra.
Il Bottone Francese dell’Ottocento: Una Scoperta Immediata
Non avevamo nemmeno iniziato bene la ricerca quando Pino, dopo appena pochi secondi, ha sentito il suo metaldetector emettere un segnale forte e chiaro. Con pochi colpi di pala, ha riportato alla luce un piccolo bottone di metallo. A prima vista poteva sembrare un oggetto insignificante, ma alla luce delle torce si sono rivelati dettagli che lo identificavano come un bottone francese dell’Ottocento, probabilmente appartenuto a un soldato delle truppe napoleoniche che un tempo attraversavano queste terre. È stato un ritrovamento che ha dato subito un sapore storico alla nostra serata, accendendo in noi ancora di più la voglia di scoprire.
La Moneta Italiana dei Primi del Novecento: Un Altro Ritrovamento di Pino
Poco dopo, Pino ha avuto un’altra intuizione fortunata. Il suo metaldetector ha rilevato un segnale ancora più forte, e questa volta sotto pochi centimetri di terra ha trovato una moneta italiana dei primi del Novecento. Sebbene consumata dal tempo, i dettagli erano ancora leggibili. Questo piccolo oggetto ci ha riportato agli inizi del secolo scorso, facendoci immaginare le mani che l’avevano maneggiata e la vita quotidiana di chi l’aveva utilizzata.
Un Rasoio del IV/V Secolo d.C.: La Scoperta di Giuseppe
Giuseppe, il meno esperto del gruppo ma non per questo meno motivato, si è spostato verso una zona più appartata del campo. Qui, ha fatto una scoperta straordinaria: un rasoio in metallo, probabilmente risalente al IV o V secolo d.C. La sua forma antica e la patina del tempo erano inconfondibili. Immaginare che questo rasoio possa essere stato utilizzato da qualcuno in epoca romana ci ha fatto sentire come se stessimo toccando un pezzo di storia viva, una testimonianza della vita quotidiana di persone che abitavano queste terre oltre millecinquecento anni fa.
Il Chiodo Antico: Il Mio Ultimo Ritrovamento
Verso la fine della serata, è stato il mio turno di fare una scoperta interessante. Il metaldetector ha segnalato qualcosa di sepolto non troppo in profondità, e scavando ho trovato un chiodo antico. Questo oggetto, sebbene all’apparenza semplice, ha rivelato una storia più recente rispetto agli altri ritrovamenti: la sua datazione risale a un periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo. Pensare che un chiodo, elemento comune in costruzioni di epoche passate, possa aver attraversato secoli per arrivare fino a noi, ci ha fatto riflettere su quanto ogni singolo pezzo del passato possa raccontare di chi ci ha preceduto.
Conclusione: Una Serata tra Storia e Scoperta
Le ore sono volate mentre ci immergevamo nella ricerca e nei ritrovamenti, ogni oggetto ci ha fatto sentire sempre più connessi con la storia di Montorio nei Frentani. Ogni pezzo, per quanto piccolo, ci ha raccontato una storia diversa, facendoci riflettere su chi ha camminato su quelle stesse terre secoli e millenni prima di noi. Con grande rispetto e senso di responsabilità, abbiamo consegnato tutti i nostri ritrovamenti agli enti preposti, affinché possano essere studiati e conservati come parte del patrimonio storico.
Questa avventura serale ci ha lasciato il desiderio di tornare presto, perché Montorio nei Frentani ha ancora molto da raccontare, e noi siamo pronti a scoprire nuovi tesori nascosti, un passo alla volta.
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