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L’odore del muschio selvatico

La mattina della Vigilia di Natale, nonno Nardino arrivava con la sua 127 bianca per prelevare me e Camilla e portarci a Montorio dove eravamo solite trascorrere la giornata in attesa del rientro dei miei genitori dal lavoro per cenare insieme.

Se mi chiedessero quale sia la prima cosa che mi viene in mente quando ripenso a quelle mattine speciali, risponderei sicuramente che si tratta di un odore, ossia l’odore del muschio selvatico. In quel periodo dell’anno, infatti, nonno Nardino era solito raccoglierne un bel po’ nella sua campagna per portarlo a casa. Ovviamente, da persona buona quel era, non lo raccoglieva solo per sé, ma anche per tutte le vicine e tutti coloro a cui poteva essere utile.

In quel periodo dell’anno, non solo la 127 bianca, ma anche la casa dei miei nonni era invasa dall’odore del muschio selvatico che era un vero e proprio protagonista del presepe di mio nonno.

Ogni anno impiegava qualche giorno per allestirlo, amava dedicarcisi con cura e attenzione per i dettagli. Il suo presepe era una vera e propria riproduzione in miniatura di montagne, fiumi, pianure, strade, capanne dei pastori e ovviamente della Natività; se c’era però un filo conduttore, quello era il muschio che metteva un po’ ovunque e che non poteva non incorniciare tutta la sua opera.

Nonno Nardino (Bernardo Ponte)

In questo periodo dell’anno, anche ora che sono passati così tanti anni, ogni volta che mi capita di vedere un presepe ripenso sempre a mio nonno Nardino e a quell’odore di muschio selvatico che non sento più da almeno quindici anni.

Sarà che per una strana coincidenza è morto proprio nel periodo natalizio (il 23 dicembre 2010), sarà che le feste fanno notare ancor di più le sedie vuote e amplificano le mancanze, sarà che più si diventa adulti e più si torna ai propri ricordi d’infanzia, ma se avessi potuto chiedere un regalo speciale nel corso di queste settimane sicuramente sarebbe stato quello di chiudere gli occhi e rivedere anche solo per un momento la sua spensieratezza, la sua allegria e la sua spontaneità nel trovare la bellezza e la felicità nelle piccole cose, come per esempio nell’odore di muschio selvatico.

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