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Il Coro parrocchiale di Santa Maria Assunta

L’avvicinarsi della settimana santa riporta alla mia memoria il tempo quando ci si preparava per celebrare ed accompagnare tutte le liturgie con i canti che preparavamo con anticipo, cura e orgoglio.

Credo si possa dire senza ombra di dubbio che una delle eccellenze di Montorio è stato il coro parrocchiale.

Non c’e generazione, di ragazze soprattutto, ma anche qualche maschietto, che non abbia fatto parte attivamente o meno dell’attività del coro della chiesa Santa Maria Assunta.

Ricordo da sempre i canti in chiesa durante la messa della domenica, guidati da Mena Bucci che già ci riuniva un po’ tutti, ma se devo individuare la nascita di qualcosa di organizzato e strutturato, credo sia stato la consacrazione a sacerdote di Don Fernando Manna.

Nell’ampio piano della chiesa e su un palco creato per l’occasione, tutte le ragazze e i ragazzi di Montorio accompagnammo quella celebrazione con canti e coreografie che avevamo preparato per settimane intere.

Fu un’emozione intensa, non solo per l’evento importante del sacerdozio, ma per tutte noi che avevamo messo così tanto impegno per la riuscita di un vero e proprio spettacolo.

Da quel momento in poi ho tantissimi ricordi delle prove, degli spartiti da imparare, delle nuove canzoni, dei ritrovi, di voci bellissime (Michelina Fasciano, Menina Carfagnini, Maria Teresa Occhionero, Antonella Consolo, Lucia Greco…per citarne alcune) e le seconde voci, i canti in latino, i libretti per raccogliere tutte le canzoni.

Tutto divenne importante, con orari di prove stabiliti, con insegnamenti di maestri che venivano appositamente per insegnarci nuovi canti e nuove sonorità, niente veniva lasciato al caso o all’improvvisazione.

Diventammo così bravi che ci fu un periodo in cui venivamo chiamati anche dai paesi limitrofi per matrimoni e celebrazioni importanti, tutti ci facevano i complimenti e ci pagavano pure!

Spesso il coro ha messo in scena anche Recitals, sempre a ridosso delle festività più importanti e la chiesa era sempre gremita.

Erano i tempi in cui avevamo bisogno di aggregazione e, in un piccolo paese che non offriva molto, la trovavamo attorno a quello che ognuno di noi sapeva fare, si cavalcava il talento di qualcuno e l’impegno di tutti.

Si stava insieme in modo sano, rispettoso e ci piaceva avvicinarci a Dio, alle celebrazioni liturgiche in modo gioioso, allegro, più vicino alla gioventù.

Sebbene Montorio si sia spopolato resta ancora vivo un piccolo coro parrocchiale.

Magari non tutte le domeniche, ma certamente ogni festività che sia tale, da Natale a Pasqua alle feste dei santi patroni, le liturgie sono sempre accompagnate da canti e musica che rende la messa più solenne e partecipata.

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