di Donatella Di Michele
A Montorio la Devozione si tramanda di generazione in generazione.
Ed è una tradizione popolare e familiare molto sentita.
Si racconta che le tavolate di San Giuseppe ai tempi venissero imbandite dai signori feudali per consentire ai poveri di poter consumare un pasto sostanzioso.
Un messaggio di amore e di condivisione che nel tempo si è trasformato in accoglienza ed amicizia.
Portare avanti questa tradizione risulta davvero impegnativo poiché molte sono le pietanze da preparare.
Da diversi anni la signora Maria Di Michele aiutata da altre donne del paese si occupa di dare l’ avvio a questi preparativi diversi giorni prima del 19 marzo.
Le pietanze sono tante e sono bagaglio della tradizione popolare, si inizia con il preparare la mollica del pane.
Le pagnotte vengono svuotate a mano per preparare la mollica di San Giuseppe;
Si prepara la “ schipecia” la razza viene fritta e passata in farina, e immersa in aceto di vino e zafferano ;
Le scrippelle (,pizza fritta) che vengono offerte al popolo il giorno prima della festa;
Baccalà fritto
La notte prima nelle pignate di terracotta si cucinano i legumi un misto di ceci ,fagioli ,cicerchie ,fave ,lenticchie e la pəzzend(legumi misti).
nel tardo pomeriggio del giorno prima della festa , il sacerdote del paese si reca a benedire tutte le pietanze cotte e quelle ancora da cuocere.
In seguito al popolo che arriva ad assistere alla benedizione si offre un piattino di granturco bollito.
La mattina di San Giuseppe infine si fanno le ultime preparazioni che sono : la cottura dei broccoletti, del baccalà arracanato ( baccalà al forno con pomodoro e mollica di San Giuseppe)
Infine si preparano:
Sottoaceti
funghi
Riso in bianco
Preparazione delle arance
La mattina di San Giuseppe il popolo è invitato a passare alla tavola a ciascuno viene dato un piattino di pasta, la tradizione vuole che siano bucatini con la mollica da mangiare obbligatoriamente con le mani , da bere un bicchiere di vino .
Dalle 10 in poi si da inizio alla preparazione della tavola .Si attende con emozione l’ arrivo della coppia con il bambino, che rappresentano la Sacra Famiglia.
I due vecchi ( la coppia più anziana del paese )
E 13 uomini a rappresentare gli apostoli
Il pranzo si svolge in un atmosfera di Devozione e ricca di emozione, si prega e infine si intona un canto dedicato a San Giuseppe.
Nel pomeriggio le porte della tavola si aprono di nuovo a tutti i passanti per condividere le pietanze.
La tavola di San Giuseppe è una tradizione che merita di essere tramandata alle future generazioni.
La preparazione di questa festa è faticosa, ma condividere con gli altri questo rito ripaga di ogni fatica.
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